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IRISHD NEWS – NOVEMBRE 2020

Come ricevere il redito d’imposta per l’adeguamento ambienti di lavoro previsto dal Decreto Rilancio N°34/2020?

Il provvedimento n. 259854/2020 emanato dall’Agenzia delle Entrate definisce che il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro può essere utilizzato in compensazione nel modello F24 soltanto dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021, la comunicazione delle spese ammissibili può essere invece effettuata dal 20 luglio 2020 al 30 novembre 2021.

Nel modello di comunicazione dovrà essere indicato l’ammontare delle spese già sostenute dal 1° gennaio 2020 o che si prevede di sostenere fino al 31 dicembre 2020, per un importo complessivo comunque non superiore a 80.000 euro (limite di spesa previsto), nonché il relativo credito d’imposta pari al 60% di tali spese (l’ammontare del credito non può quindi eccedere l’importo di 48.000 euro).

Per scoprire di più sui crediti d’imposta Covid – Click Qui! 

Indicazioni sulla prima fase di vaccinazione Covid 19 

Il commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri in data 17 novembre u.s. ha inviato alle Regioni il piano sulle modalità di somministrazione del vaccino Covid.  Nello specifico l’Italia ritiene il vaccino della Pfizer quello più avanti per la validazione e l’ipotesi è di poter disporre già a fine gennaio di 3,4 milioni di dosi da somministrare a 1,7 milioni di persone visto che le dosi da iniettare saranno 2. La priorità è quella di vaccinare il personale ospedaliero e quello delle RSA, poi seguirà una campagna su larga scala partendo dai soggetti fragili. Il commissario ha indicato le caratteristiche di consegna, di conservazione e somministrazione del vaccino. Le Regioni, entro il 23 novembre, dovranno individuare per ogni provincia il numero e il nome dei presidi ospedalieri all’interno dei quali si ritiene che il vaccino possa essere consegnato e somministrato, nonché il numero e la denominazione dei presidi residenziali per anziani.

Per consultare il Prot. 1833 del 17/11/2020 Presidenza del Consiglio – Click Qui!

Avere cartelle cliniche diverse non è un problema 

All’interno delle diverse forme associative previste dall’ ACN, spesso il problema diventa quello di poter far “dialogare” fra loro le diverse cartelle cliniche utilizzate dai singoli medici.

In realtà il problema è solo apparente in quanto grazie all’interoperabilità è possibile per ciascun medico, continuare ad utilizzare software differenti senza necessariamente doverli sostituire.

Grazie ad un interoperatore di cartelle cliniche è possibile:

  • interagire con le diverse cartelle cliniche in uso ai medici sia in lettura che in scrittura;
  • gestire percorsi-diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA);
  • estrarre dati anonimizzati dalle cartelle cliniche per self-audit oppure per realizzare attività di ricerca

Per scoprire di più su OSM CONNECTOR e MY SEARCH – Click Qui!